Il viaggio più difficile (1° trimestre)

Mi trovo quasi alla fine di un viaggio molto particolare, un viaggio che tutti dicono sia il più bello che una donna possa fare…Di certo è unico, indescrivibile e inimmaginabile per chi non lo ha vissuto: 9 mesi di gravidanza.

Ebbene sì, alla faccia della mio essere “attempata” sono rimasta incinta durante il viaggio di nozze. Niente di più banale e “antico” direi, come è successo spesso ai nostri nonni e alle nostre mamme.

Sarebbe molto lungo e noioso descrivere il viaggio per arrivare fin qui, a 45 giorni dalla data presunta di arrivo ma proverò a farne una sintesi semi-seria.

Il primo mese (aprile): pensavo fosse ipotiroidismo invece era un fagiolino!

Secondo mese (maggio): al lavoro come sempre, ritmi rallentati, niente corse per prendere la metro o il trenino, stanchezza, lieve nausea pomeridiana (magari era il lavoro???) e inappetenza serale. Ricordo che una sera sono crollata sul divano alle 21.30 e mi sono risvegliata alle 23, mi sono alzata e sono andata a letto a dormire!!!

Terzo mese (giugno): comincia la serie dei piccoli grandi problemi. Un piccolo distacco di placenta mi costringe a stare a casa, a letto. L’8 giugno è il mio ultimo giorno di lavoro…

Durante gli infiniti giorni a letto passo le giornate tra ansia, depressione, pianti, noia, pensieri brutti e negativi che mai avrei pensato di poter fare.

Ho smarrito anche il mio innato senso dell’ironia.

Svengo alla ASL, con tachicardia e mi portano, in ambulanza, al pronto soccorso dove mi rilasciano previa distribuzione di un santino da parte del cardiologo (senza neanche farmi un’ecografia di controllo!)

Speriamo che nel secondo trimestre vada meglio…

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