Un ultimo tango (il film)

Lunedì sera libera uscita di mamma e papà programmata da settimane. C’era la proiezione del film “Un Ultimo Tango“, unica data in tutta Italia, 18 aprile. Figuriamoci se non compravo i biglietti appena disponibili!!!

Un Ultimo tango (Un Tango màs, nella versione originale) è la storia della coppia di ballerini di tango più famosa del XX e XXI secolo: Maria Nieves e Juan Carlos Copes. Un documentario bellissimo, intenso, pieno di emozione e passione, proprio come il tango argentino.

Il film è stato per me una pugnalata dopo l’altra. Già dalla prima scena, panoramica dall’alto di Buenos Aires mi sono sentita trasportare in un turbine di sensazioni, nostalgia, ricordi, emozioni….

Parte la musica… un tango… altra pugnalata che mi inchioda alla sedia e mi trasporta nell’Argentina degli anni ’40 e ’50, dove si andava a ballare da adolescenti, nelle milonghe piene di ragazzi e ragazze, per i quali il tango rappresentava “l’allegria” “il divertimento dei poveri”.

Il film è una lunga intervista ai due protagonisti, per lo più a Maria Nieves, che ripercorre la sua carriera professionale: dal primo incontro, appena 13enne, con Juan Carlos Copes che non sapeva ballare e che si “esercitava a pestare i piedi alle ragazze“, fino alla rottura drammatica e dolorosa prima della coppia sentimentale e poi, dopo quasi 50 anni di tango insieme, della coppia professionale…

“Se rinascessi una seconda vita rifarei tutto. Completamente tutto uguale. Tranne Juan”

Queste le parole di Maria Nieves, oggi quasi 80enne, per descrivere la sua lunghissima carriera di tanguera, che inizia in povertà e sacrifici, si forgia nelle rinunce e nelle sofferenze e culmina con un successo strepitoso che ancora oggi la ricopre di fama e riconoscimenti.

una scena del film

una scena del film (credits wanted cinema)

Ma il cammino è stato difficile, duro e pieno di sofferenze. Lei ha dovuto scegliere tra l’amore della sua vita (Juan) e il tango.

La storia d’amore con Juan, iniziata da giovanissimi adolescenti, sposati a Las Vegas mentre erano in tournée negli Stati Uniti, finisce subito dopo il matrimonio, quando Maria si rende conto che lei non sarebbe stata mai “l’unico amore di Juan”.

“Dovevo scegliere e scelsi. Il tango”

Ma avevano bisogno l’uno dell’altro per ballare, perché come coppia di tango erano formidabili, unici, indimenticabili. E questo lo sa bene anche Juan Carlos, ed è per questo che ritorna sempre da lei perché sa che per avere successo nel tango, ha bisogno di lei, del suo ballo e del loro essere coppia sul palco.

Juan, dopo la rottura sentimentale con Maria, incontra Miriam e la sposa. Maria viene a sapere da amici che Juan ha una figlia da questa altra donna.

Il loro rapporto diventa molto difficile, li lega solo il ballo, lo spettacolo, il progetto professionale di far decollare il tango a Buenos Aires e nel mondo. Tra loro c’è molta tensione e odio, gli sguardi che all’inizio si inchiodavano occhi negli occhi pieni di passione, ora sono lontani, distanti, carichi di risentimento…

Come facessero a ballare il tango argentino, che è comunicazione fisica, sintonia e alchimia tra un uomo e una donna, nella loro situazione mi riesce davvero difficile da immaginare…

Si dice fossero in sintonia con il disaccordo…
una scena del film

una scena del film

Chi esce sconfitta è Maria, almeno apparentemente. Costretta a rinunciare all’amore dell’uomo che ama (e al desiderio di un figlio e di una famiglia), dedica tutta la sua vita al tango. Quando poi anche la separazione professionale da Juan si compie, lei ne esce distrutta e si ritrova da sola…

E’ a questo punto però che la grandezza, la forza e la tenacia di Maria emergono per farle prendere la sua rivincita con la vita. Rinasce come una fenice e ancora oggi, calca le scene del tango mondiale, ricevendo ovazioni e riconoscimenti ovunque. Non vuole smettere di ballare. E’ nata per il tango e per il tango vuole morire.

Come donna mi riesce difficile capire tanta abnegazione, tanto sacrificio, tante rinunce ma forse erano veramente altri tempi e l’amore per  il tango era più grande di ogni rinuncia. Una passione vera, pura, assoluta che oggi noi non conosciamo più…

Sono uscita dalla sala con un senso di vuoto, di sconfitta, di amarezza, di solitudine e non riuscivo neanche a commentare con mio marito per quanto fossi emotivamente scossa dalla loro storia… la bellezza della musica e delle coreografie di tango sono quasi passate in secondo piano rispetto alla storia di Maria Nieves, una donna forte, caparbia, tenace, innamorata della vita e del tango argentino. 

Per fortuna all’uscita del film, il gruppo di tangueri che ha assistito con noi al film si è riunito in una milonga estemporanea, sul piazzale del cinema, tutti uniti dalla voglia di ballare quella musica che tanto ci affascina, tra gli sguardi curiosi e divertiti dei passanti, …

Un tango con mio marito e l’angoscia si è piano piano sciolta, lasciando il posto alla musica e ai bei ricordi che questa ci evoca.
milonga

milonga fuori dal Cinema

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