In vacanza a Matera con i bambini

Visitare Matera con i bambini. Ecco le 5 attivita’ da non perdere.

Quest’anno è l’anno di Matera.
Da “vergogna dell’Italia” a Capitale europea della cultura 2019 si sta prendendo la sua personale rivincita.

Ed effettivamente una gran bella rivincita! Città tra le più antiche al mondo, ricca di cultura, storia, archeologia, ristrutturata completamente nel suo centro storico, si visita tutta a piedi e quindi è una meta ideale per una vacanza in famiglia.

Le prime notizie sulle condizioni di vita degli abitanti di Matera arrivarono grazie a Carlo Levi che le descrisse nel suo famoso libro “Cristo si è fermato ad Eboli” nel 1945. In seguito, Palmiro Togliatti la visitò nel 1948 e la definì, appunto, “vergogna d’Italia”. Si arrivò così alla riforma di De Gasperi del 1952 che impose agli abitanti di Matera di lasciare le case/grotte nei sassi e di trasferirsi in abitazioni moderne. Da lì in poi l’abbondono e poi la riscoperta e il restauro delle due zone in cui si divide la città: sasso barisano e sasso caveoso

Noi l’abbiamo visitata a Pasqua, siamo stati circa sei notti e non ci siamo fatti mancare nulla, abbiamo visto veramente moltissimo di questa città e dei dintorni in Basilicata (con una puntatina anche in Puglia).

Ecco le 5 attività da non perdere:

1. Tour guidato a piedi tra i sassi

Perché fare un tour guidato? Perché le guide sono bravissime e vi spiegheranno la storia dettagliata, gli angoli nascosti e gli aneddoti più simpatici. Tra le tantissime visite guidate a piedi tra i sassi, noi abbiamo scelto un tour guidato per bambini. La nostra bravissima Anna (dell’agenzia Ferula Viaggi) ha distribuito a tutti i bambini una mappa di Matera per una caccia al tesoro fotografico per le vie del centro.

Da piazza del Sedile, su per il Duomo, sasso caveoso, visita alla Casa Grotta (da non perdere per far capire bene ai bambini come si viveva realmente nelle case grotte), fino su al Piano. Una visita decisamente interessante anche per noi adulti!

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Scultura Matera

Alla fine del tour, la guida consegna ai bambini il tesoro… un pezzo di argilla da modellare con qualcosa che ricordi Matera.
Ecco l’opera di Greta che ricorda che Matera è patrimonio dell’Unesco soprattutto perché è città dell’acqua.

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Opera in argilla

2. Tour della Murgia timone

Anche per visitare il Parco Archeologico delle chiese rupestri o Parco della Murgia di Matera (timone perché piena di timo dall’odore inconfondibile) abbiamo scelto un’agenzia che con il pulmino e la guida ci ha portato al punto panoramico di fronte Matera, dove si gode un panorama sui sassi davvero unico!

Matera

vista di Matera dalla Murgia

L’agenzia è Matera City Tour si parte dal centro con un pulmino e mentre si va, la guida ci intrattiene con dettagli, storie ed aneddoti su Matera, sul Conte Tramontano e il suo castello ancora visibile sul colle alle spalle del centro storico (non è visitabile perché dentro non è finito ma si può passeggiare tutto intorno nel bellissimo parco). Il tour dura un’ora e mezza con trenta minuti di pausa nella murgia per osservare il panorama e visitare due o tre grotte, un tempo chiese rupestri di cui la zona è piena. Alla fine del tour, in agenzia, piccola degustazione dei prodotti tipici lucani.

3. Ape Calesse

Qui i vostri bambini impazziranno! Nel nostro primo giro senza meta abbiamo visto passare tra i sassi molti di questi ape calessino…mia figlia subito eccitata mi ha chiesto se potevamo prenderlo… Ovviamente l’abbiamo accontentata. 🙂

Se decidete per il tour in ape calesse io vi consiglio di farlo di sera, per godere di un panorama incredibile, da lasciarvi senza parole… Noi abbiamo fatto il tour con ApeneiSassi con Paolo che ci ha spiegato qualcosa di Matera durante il percorso: il suo è un racconto fatto con gli occhi di un bambino cresciuto nella buia Matera prima della consacrazione a patrimonio dell’Umanità Unesco (1993). Il tour con l’ape dura circa 45 minuti e si ferma anche nei punti panoramici per far ammirare Matera by night!! Davvero suggestivo! Consigliatissimo!!!!

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Matera by night

Matera

Ape nei sassi

4. Matera sotterranea: il Palombaro lungo e l’Ipogeo

Per capire la storia di Matera non c’è niente di meglio che entrare nelle viscere dei suoi sassi di calcarenite (e non tufo!). Un modo per farlo e per capire a fondo la struttura incredibile di questa città è la visita ai due “monumenti” sotterranei.

Il Palombaro Lungo, un’antica cisterna di acqua piovana e acqua sorgiva. La seconda cisterna più grande d’Europa dopo quella di Istanbul che riforniva di acqua l’intera città di Matera. Un’opera davvero maestosa!!! Basti pensare che la cisterna può arrivare a contenere fino a 5 milioni di litri di acqua! (la cisterna si trova sotto la centralissima piazza vittorio veneto e si visita solo su prenotazione).

Matera

Palombaro lungo

L’Ipogeo, sotto Palazzo Lanfranchi, invece, permette di vedere da dentro, anzi, è meglio dire da sotto come erano costruite le case, con l’architettura definita “in negativo”, cioè “per sottrazione”, scavando una roccia friabile come la calcarenite e costruendo su più piani grotte più o meno grandi. L’ipogeo mostra anche una delle case “Grotte” nobili, molto molto diversa dalla Casa Grotta visitabile al sasso Caveoso…
(la visita all’Ipogeo è soltanto con la guida e parte dall’atrio del Museo Archeologico Ridola, ogni ora – con pausa a pranzo – e dura circa 30 minuti).

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Ipogeo una casa grotta

5. Oasi WWF Policoro – le tartarughe

Ad un’oretta di macchina da Matera verso la costa ionica e il Metaponto si trova un’oasi WWF specializzata nel recupero delle tartarughe. Siamo andati il giorno di pasquetta a fare la visita ed è stata un’esperienza davvero emozionante non solo per la mia bimba ma soprattutto per me che amo le tartarughe! La visita all’oasi è guidata, c’è un piccolo museo dove la guida spiega i vari tipi di tartarughe e come sono fatte le tartarughe.
Poi si passa alle vasche dove ci sono le tartarughe lacustri, terrestri, americane e infine, le più belle in assoluto, le tartarughe marine. Queste che sono qui in questa oasi sono stata trovate spiaggiate da passanti o dai pescatori, vengono portate qui e curate e poi rimesse in mare… Ce ne era una che non mangiava da giorni e con le lastre si è scoperto che il suo stomaco era pieno di plastica ingoiata nel mare che le dava la sensazione di pieno!!! Una gran bella lezione di ambiente ed ecologia per i bambini.

Policor WWF Oasi

Oasi WWF Policoro

Il tour finisce con la visione di un filmato sulle attività dell’Oasi, oltre al recupero delle tartarughe, il monitoraggio della costa, la protezione delle uova deposte e la protezione del bosco circostante.
Davvero una bellissima esperienza. I bambini impareranno tantissimo!

Volendo restare in zona, si può poi vistare il Museo Archeologico del Metaponto e, soprattutto, le tavole Palatine, importanti resti di un tempio dorico del VI secolo dedicato ad Hera (proprio in località Metaponto – Bernalda, accesso gratuito da parcheggio), un posto davvero bello (peccato per la pioggia!).

Metaponto Matera

Tavole Palatine – Metaponto

Prima di lasciare Matera, però, non perdetevi assolutamente un tour alla Cripta del Peccato Originale.

La Cripta del Peccato Originale era il luogo culturale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo attribuiti al pittore dei Fiori di Matera . La parete sinistra è movimentata da tre nicchie in cui sono raffigurate rispettivamente gli Apostoli, la Vergine Regina e gli Arcangeli. La parete di fondo, invece, presenta pitture raffiguranti episodi della Creazione e del Peccato Originale.

Anche per questa visita ci siamo affidati a Matera City Tour. Un comodo pulmino ci ha portato un po’ fuori l’area di Matera, una mezzora di viaggio. Arrivati sul posto, siamo scesi per il sentiero tra i sassi (piuttosto impervio ma fattibile). Ci aspettava una guida ufficiale che ci ha fatto entrare nella grotta, al buio e ci ha accompagnato a sederci sulla roccia (che dopo due giorni di pioggia era praticamente bagnata).
Poi una luce illumina le pareti ad una ad una e si rimane a bocca aperta… Uno spettacolo indescrivibile, davvero.

Cripta Peccato originale. La Creazione

Cripta peccato originale Matera

Cripta del peccato originale

La bravissima guida illustra tutta la storia del posto, definito – a ragione – la Cappella Sistina della pittura rupestre.

Il racconto dura una ventina di minuti e per i bambini potrebbe risultare un po’ noioso ma la vista ripaga davvero!!! Un’esperienza artistica da non perdere!!!

Piccola considerazione: visto il luogo e il tipo di visita io consiglierei di farlo con bambini dai 5/6 anni in su. Portate un impermeabile anche da mettere sopra la roccia prima di far sedere i bambini e scarpe comode con suola antiscivolo.

La visita è solo su prenotazione (si entra a piccoli gruppi) tramite il sito ufficiale della Cripta Peccato Originale oppure ci si rivolge ad agenzie che vi portano e vi prenotano il turno. All’interno non si possono fare foto ma sul sito ufficiale sono disponibili per essere scaricate (come ho fatto io con queste che vedete sopra).

Se, come noi, avete a disposizione qualche giorno in più potete visitare il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata che ha sede in Palazzo Lanfranchi, prestigioso edificio costruito immediatamente a ridosso del Sasso Caveoso tra il 1668 e il 1672 come Seminario, dove ha insegnato anche Giovanni Pascoli. Il percorso espositivo del Museo, al primo piano del Palazzo si articola in tre sezioni: Arte Sacra, Collezionismo e Arte Contemporanea.

Inoltre, potete visitare anche il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” – forse questo più interessante da fare con i bambini. Il museo presenta le importanti testimonianze archeologiche rinvenute nel comprensorio di Matera.
Negli spazi espositivi i reperti seguono un ordine cronologico e topografico. Dai villaggi del neolitico ai corredi funebri rinvenuti a Timmari, sito a breve distanza da Matera. Davvero interessante ed allestito molto molto bene.

Al momento c’è anche un’esposizione “ars excavandi”, molto carina. Quando si entra, alla biglietteria, vi consegnano un braccialetto da usare per rispondere a varie domande sugli schermi interni al breve percorso espositivo. Alla fine sull’ultimo schermo ci viene consegnato il “certificato di nomade digitale”. Io, mio marito e mia figlia, tre tipologie diverse!!!! 😀

Ma Matera offre molto altro che noi non siamo riusciti a vedere:

Il Museo Musma (museo della scultura contemporanea), Casa Noah (anche questa solo su prenotazione), la visita (a pagamento) della Chiesa di Santa Maria dell’Idris, una chiesa scavata nella roccia su uno sperone del Sasso Caveoso e tantissime delle oltre 150 chiese rupestri censite nella zona.

Una dritta finale. Grazie a Paolo di ApeneiSassi abbiamo scoperto un punto panoramico sui sassi di Matera davvero particolare. L’unica chiesa rupestre consacrata della zona è la chiesa della Madonna delle Vergini, che si trova all’interno della murgia materana ed è raggiungibile comodamente da Matera in macchina in dieci minuti. Dalla piccolissima chiesetta si affaccia un balcone con una vista incredibile! Da non perdere!!!

Matera

Vista su Matera dalla Chiesa Madonne delle Vergini

 

Matera

Madonna delle Vergini

Informazioni utili.

Dove dormire: noi abbiamo scelto un appartamento fuori dal centro, che avesse il parcheggio privato e custodito. Abbiamo soggiornato a “Le Dimore all’Ofra”, si trova in una contrada a 10 minuti di macchina dal centro storico. Prenotato tramite la piattaforma Booking. Ottima scelta, appartamento nuovissimo, spazioso, silenzioso e dotato di tutti i confort. Consigliato.

Dove mangiare a Matera: Noi abbiamo solo pranzato perché la cena l’abbiamo fatta sempre in appartamento. Abbiamo pranzato velocemente per due volte di seguito a “Le zite in cucina”, dietro piazza Vittorio Veneto.

Un pranzo ottimo e tipico lucano lo abbiamo fatto all’osteria “Il Falco Grillaio” su via Ridola, osteria consigliataci dalla nostra guida Anna, del tour a piedi per bambini. Pranzo ottimo, tutti molto soddisfatti!

Parcheggiare: il centro storico è tutto pedonale. La macchina va lasciata all’esterno ma i parcheggi sono o quasi a pagamento e sempre pieni. C’è un grande parcheggio multipiano su via Lucania, accanto all’edificio della scuola elementare proprio a due passi da Palazzo Lanfranchi e quindi all’inizio del centro storico. Costa 1€/h.

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